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BISTROT


Dietro le stelle il cielo era di vetro,
il tuo sorriso era un’aspra ferita.

La notte appesa all’ultimo bistrot
mi scrutava dal neon dell’insegna.



Dal bancone la nostalgia gridava,
mi strepitava che non eri tu.

Il piano bar che assecondava il cuore
strappava il velo delle tue carezze.



Quanta strada percorsa per raggiungerti,
il vano navigare si scioglieva
nel ghiaccio del bicchiere, ti perdeva

come le gocce d’acqua sopra il vetro

​

André Renoux, "Interieur Bistrot a vin"

 

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